GLI ANTICHI GIOCHI

In ogni tempo il gioco è sempre stato importante: importante per i bambini perché permetteva lo sviluppo della fantasia e l’apprendimento delle regole della civile convivenza, importante per gli adulti perché un momento di svago e di evasione. I giochi sono suddivisi a seconda che fossero da farsi individualmente o in gruppo, in famigli o all’osteria, in palestra o all’aperto, per grandi o piccini:


PEDANA CON BICICLETTE E CARRIOLE

Sollecitare una riflessione immediata sulle differenze tra i giochi che vedono e quelli che hanno in casa. [è illustrata la macchinetta a pedali] Questa è una macchinetta molto sofisticata : è dipinta, c’è persino il numero 1 dietro come una vera auto da corsa e ha un meccanismo a pedali per farla muovere. Un’ altro giocattolo raffinatissimo è questa splendida carrozzella che poteva essere trainata da un piccolo pony o da un compagno di giochi. E’ dotata addirittura di un frustino e di un vano nel sedile (è curatissima nei minimi dettagli). Questi sono i giochi che solo i ricchi potevano permettersi perché dovevano essere necessariamente acquistati nei negozi. Un figlio di contadini poteva giocare con le carriole realizzate artigianalmente e con materiale di recupero. Un confronto emblematico viene tra questi due cavallini a dondolo: Uno dei due è estremamente verosimile: scamosciato, con la criniera in vero crine di cavallo e la sella dipinta di un rosso vivo. Il secondo cavallino è un cavallino di legno realizzato in casa. La funzione era la stessa (il divertimento) ma c’era un grosso discriminante estetico. Ancora nella pedana potete vedere una serie di tricicli e attrezzi ginnici come anelli e altalene..quelle a sinistra sono delle urne per l’estrazione dell’otto.


PEDANA DELLE SLITTE

Dal momento che queste slitte arrivano tutte dalle nostre zone, questo ci fa supporre che cento anni fa su queste colline cadesse molto spesso la neve. Quando le temperature erano bassissime infatti, i bambini, di nascosto i genitori, uscivano la sera e rovesciavano dell’acqua per una discesa, così la mattina, prima di andare a scuola, potevano divertirsi slittando sullo scivolo di ghiaccio che si è formato. Ci sono poi una serie di pattini e di scii. Il resto della pedana è occupato dai giochi per gli adulti: ci sono una serie assortita di bocce, biliardi e biliardini: guardate che bocce grosse si usavano una volta! Quelli sul tavolino sono dei bellissimi esempi di lanterna magica, una sorta di prototipo della macchina da presa; all’interno venivano fatti scorrere un serie di disegni in sequenza che davano l’ illusione del movimento. A fianco a queste c’è un vecchissimo .


SECONDA VETRINA: I GIOCHI DEGLI ADULTI

Questa vetrina è allestita con una serie di pezzi dedicati al tempo libero degli adulti; vedete subito che non si trattano di giochi per bambini, anche se oggi ci fa un po’ sorridere che anche ‘i grandi ’ si intrattenevano a giocare con quei cavallini che vedete.. Ci sono alcuni esemplari di teatrini raffinatissimi..di scacchi, e tanti attrezzi per il gioco intramontabile delle carte: mescola-carte, presse varie..


TERZA VETRINA: I GIOCHI DEI BAMBINI

In questa vetrina ci sono i giochi che usavano i vostri coetanei nel ‘800; alcuni di questi pezzi sono stati datati perfino al ‘600. Questa è una fionda. Era costruita artigianalmente: bastava procurarsi un rametto di legno elastico (che però doveva essere biforcuto, a “Y”). Poi si applicava un laccio di cuoio, una pallina o un sassolino e la fionda era pronta: era però un gioco molto pericoloso. Un altro gioco poco sicuro è questa catapulta in legno.sapete che le catapulte originariamente sono degli strumenti bellici. Ora vi mostro un gioco bellissimo: si chiama il topo della maestra. Questa scatoletta di legno nascondeva un meccanismo a molla e un topolino; veniva posizionata ai piedi della cattedra e una volta caricata la molla il topolino schizzava a velocità altissima davanti ai piedi della maestra, la quale, data la velocità, non aveva il tempo di riconoscere che in realtà si trattava di un topolino-giocattolo, con conseguenze che si possono immaginare. Queste sono le trottole, le nonne dei vostri Bay-blade! Funzionano con lo stesso principio ma come vedete erano fatte in legno e non di plastica. Tutta intorno veniva fatta una scanalatura che serviva a far passare il cordoncino. E qui in basso invece, ecco un gioco che è rimasto tale e quella da quando è nato fino ai giorni nostri: il meccano. E’ un giocattolo simile al lego technic ma molto più complesso e sofisticato. In ogni confezione si trovava un libretto di istruzioni da seguire per diventare bravi ingeneri. Questo gioco ha avuto così tanta fortuna nel mercato che oggi come cento anni fa si trova nei negozi di giocattoli. L’ultima cosa che vediamo per questa sezione è questo antenato del flipper. Questo è uno dei pezzi più belli e suggestivi del museo e voi avrete la possibilità di giocarci. Lo scopo del gioco è far cadere le proprie palline in uno dei due buchi sul piano che corrispondono al massimo dei punti; altrimenti, si deve cercare di totalizzare il punteggio più alto indirizzando la pallina nelle cellette giuste: ora, attenzione all’ aritmetica perché se volete vincere non dovete sbagliare le addizioni!

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